Lo spazio migliore è quello occupato: così si legge all’interno del sito www.calabriart.it. Un’idea semplice, eppure del tutto rivoluzionaria, con un claim che è anche orizzonte ed obiettivo dichiarato: “Diamo spazio all’arte”. CalabriART è un museo a cielo aperto, uno spazio fisico e allo stesso tempo viaggia nell’etere come spazio virtuale. Uno spazio occupato dagli artisti capaci di raccontare la Calabria più vera.
Il progetto nasce dall’incrocio tra la visione del nostro presidente Domenico Maduli – mettere a disposizioni spazi e mezzi – e l’idea del direttore strategico del nostro gruppo, Paola Bottero: colorare con l’arte il bisogno di comunicare la Calabria.
Un museo innovativo – all’aperto, reale, virtuale e digitale – in continua espansione, accessibile e libero. I colori e le emozioni della Calabria spiccano il volo dall’aeroporto di Lamezia, porta di accesso alla nostra regione, e si espandono in tutto il territorio nazionale, anche grazie al sostegno della Calabria Film Commission per la valorizzazione di Calabria Straordinaria all’interno del dipartimento turismo della Regione, che credendonel progetto lo amplificano, permettendoci di aumentare ulteriormente gli spazi disponibili, come ci racconterà nel sequel dell’8 agosto il presidente Anton Giulio Grande.
E a proposito di spazi da occupare. Quale spazio migliore, se non il prequel di Link – Orgoglio e Pregiudizio per raccontare la nascita di questo progetto non convenzionale? Mercoledì 19 luglio è stato presentato ufficialmente il progetto CalabriART nello spazio esterno del Riva, a Falerna.
«È un progetto di valorizzazione del territorio e dei migliori artisti calabresi» – spiega Domenico Maduli, Presidente del gruppo editoriale Diemmecom.
«Vogliamo valorizzare una nuova Calabria, diffondendo il più possibile le opere dei nostri artisti. Iniziamo dall’aeroporto internazionale di Lamezia Terme, così chi viene potrà vedere la bellezza della nostra terra visti con gli occhi della bellezza».
«CalabriART nasce da una scommessa importante: raccontare la Calabria oltre le cartoline stereotipate» – dice il direttore strategico del gruppo, Paola Bottero. «Il progetto nasce in viaCondotti21. Abbiamo cominciato a lavorare in modo strutturato, partendo da un’idea molto semplice: abbiamo spazi liberi? Occupiamoli. Costruiamo in nuovi spazi, non convenzionali – gli impianti, ma non solo: la tv, i supporti digitali, il web – musei all’aperto che raccontino una Calabria diversa. Quella vera. Perché, come scriveva Flaubert, l’arte tra tutte le menzogne è ancora quella che mente di meno».
CalabriART è iniziata con un doveroso e sentito omaggio a Nik Spatari, che ha fermato per sempre nel tempo, con le sue ceramiche e i suoi lavori, una Calabria piena di colori. Poi sul palco di Link è salito il maestro delle tele piegate, Cesare Berlingeri.
«I colori non hanno voce, come non ha voce l’opera d’arte. In realtà ha una voce interiore che se riesci a sentirla allora hai capito» – ha detto il maestro – «Non va capito il significato dell’opera. Un grande poeta italiano, Umberto Saba, diceva che la poesia non ha significato, ma ha un suono e i colori hanno suono».
Un suono vibrante e colorato. Quello degli applausi di fine serata, quello che la Calabria ci fa ascoltare ogni giorno regalandoci emozioni meravigliose e colori stupendi.
Un progetto a cui possono partecipare tutti gli artisti “che hanno la Calabria dentro”: chi è nato in Calabria e si è scoperto artista, chi non ci è nato ma alla Calabria si è ispirato. CalabriART è l’arte che racconta i colori e le emozioni di una regione bella, bellissima che si scontra con l’asperità, abbattendo orgogliosamente ogni pregiudizio.