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Grand Terroir, battesimo al Vinitaly: ecco un sistema ideato dal Network LaC per connettere aziende, persone e territori

Grand Terroir

L’editore Domenico Maduli: «Miriamo a costruire reti e sinergie tra le imprese e tra coloro che puntano a una crescita moderna, sana e in grado di trasformare il territorio». Il progetto mira a dare impulso a settori ormai trainanti dell’economia italiana, europea e mediterranea: agroalimentare, enogastronomia, artigianato, turismo, ristorazione

Grand Terroir®, battesimo al Vinitaly edizione 2024. Uno scenario internazionale di prestigio per lanciare, da Sud, un’idea finalizzata a dare impulso a settori ormai trainanti dell’economia italiana, europea e mediterranea: agroalimentare, enogastronomia, artigianato, turismo, ristorazione.

Grand Terroir® è un sistema ideato dal Network LaC per connettere e mettere in rete aziende, persone, territori, radici identitarie. La comunicazione integrata professionale farà da enzima, da catalizzatore di energie positive. La finalità primaria è quella di generare sviluppo sostenibile, e quindi di far crescere il tessuto economico-sociale, sempre in una logica di massima tutela dell’ambiente e degli ecosistemi, di rispetto dei diritti umani e dei lavoratori, di pacifica convivenza fra i popoli, di salvaguardia delle realtà locali nella loro distintiva specificità.  

Tra questi limiti certamente uno dei più forti è l’incapacità di fare rete, di fare sistema e di creare economie di scala in grado di far crescere tutti e di far star bene tutti. La logica dell’individualismo e la prevalenza della cura del proprio orticello hanno fatto sì che idee importanti e realtà interessanti e innovative si arenassero nelle secche della burocrazia, del disinteresse o, peggio ancora, del contrasto sistematico di chi vuole contrastare qualunque forma di cambiamento. Ecco perché per noi è importante creare “connessioni”, costruire reti e sinergie tra le imprese e tra coloro che puntano a una crescita economica moderna, sana e in grado di trasformare il territorio. Grand Terroir® è proprio questo: la volontà di crescere insieme creando connessioni in grado di far circolare il meglio che la Calabria riesce a mettere in campo. Per questo ho scelto di costruire questo progetto con il mio gruppo e di sostenerlo con convinzione» .

L’editore ha precisato poi che «la Community e la Rete di Grand Terroir® mirano a dare forza, sostegno, opportunità condivise a tutti i coloro i quali siano certi di avere qualcosa di bello, di utile, di efficiente da proporre, muovendosi in qualsivoglia campo delle esperienze umane. Noi metteremo a disposizione la comunicazione integrata professionale, le nostre esperienze e competenze, mezzi mediatici potenti e all’avanguardia. Vogliamo contribuire a fare crescere le realtà locali, esaltando le rispettive peculiarità e vocazioni».

La rete di Grand Terroir® elabora e attua idee progettuali, costruisce relazioni proficue, esalta individualità, competenze, capacità di fare, valorizza prodotti o servizi, alimenta di continuo un dialogo positivo con istituzioni, categorie, organizzazioni no profit, associazionismo.

«Il sistema Grand Terroir® – ha dichiarato il giornalista Massimo Tigani Sava, curatore dell’iniziativa – nasce dall’esigenza di reagire alle conseguenze dirompenti di un certo modo di intendere la globalizzazione che mira a uniformare, appiattire, standardizzare stili di vita, produzioni e consumi, distruggendo un patrimonio immenso di radici culturali e identitarie. La biodiversità, la complessità della Dieta Mediterranea riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio immateriale dell’Umanità, l’armonia, la bellezza e i saperi della tradizione artigiana, il genio locale, sono solo alcuni dei cardini ereditati da millenni di storia che rischiano di essere demoliti da visioni globaliste ispirate da interessi colossali. In questo quadro i “piccoli”, siano essi agricoltori, allevatori, artigiani, pescatori, ma anche professionisti ed aziende, rischiano di essere fagocitati a vantaggio di giganti dell’economia che ormai generano un Pil superiore a quello di Stati anche importanti.

I disastri sociali generati dal modo errato ed egoista di gestire la globalizzazione sono già evidenti e segnalati in ogni angolo del pianeta».

«L’economia dei territori è, al giorno d’oggi, una delle più promettenti frontiere per tentare, reagendo in modo positivo, di non rimanere schiacciati – si legge tra i princìpi ispiratori di Grand Terroir® – dal vento impetuoso della globalizzazione. L’economia dei territori poggia la propria unicità e distintività sulle radici storiche, culturali e identitarie: un valore aggiunto irrinunciabile. Terroir è un’espressione francese nata per delineare tutti i fattori (disegnati dalla geografia, dal clima, dal patrimonio genetico delle viti, dai saperi tradizionali, dall’apporto umano…) che fanno nascere vini di grande pregio. Nel tempo il termine terroir si è diffuso in tutto il mondo e si è anche esteso, sul piano semantico, a tutti gli altri settori dell’agroalimentare e di quasi tutte le filiere produttive.

Grand Terroir® aggiunge ad ogni filiera il tassello strategico della comunicazione integrata e dell’elaborazione intellettuale che non dovrà più essere considerato episodico e occasionale, o addirittura alla stregua di un apporto superfluo cui dedicare risorse marginali, ma sostanziale e strutturale pena il fallimento dei propri sogni e della propria impresa».

Grand Terroir® guarda a un modello circolare dell’economia dei territori, inteso non solo dal punto di vista materiale, delle risorse disponibili e del risparmio energetico, ma anche dei valori fondanti, delle idee, degli stili di vita a misura d’uomo.

Durante il Vinitaly che si inaugura domenica 14 aprile a Veronafiere, e in stretta connessione con le attività mediatiche di LaC Network, verrà presentato ufficialmente l’avvio del sistema Grand Terroir® (www.grandterroir.it).