L’outdoor advertising non arretra. E’ in continua evoluzione e si avvale del digitale per veicolare la pubblicità on-the-go in maniera intelligente e accattivante.
I cartelloni pubblicitari sono ancora lo strumento più impiegato per vendere.
Secondo le stime fornite dal Marketing Insight Report, con la loro nuova veste grazie all’apporto digital, raggiungeranno i 34 miliardi di dollari entro il 2022 riconfermando l’Out of Home il mezzo più utilizzato di sempre per la comunicazione pubblicitaria.
I dati forniti sono realmente significativi rispetto alla pervasività dell’outdoor advertising.
Basti pensare che in media l’84% degli italiani si sposta almeno una volta al giorno e che il 46% degli utenti che vengono esposti ad annunci attraverso lo strumento DOOH (Digital Out Of Home), avverte la necessità di reperire maggiori informazioni sul brand o sul prodotto sponsorizzato visto in giro per la città. Nel 22% dei casi questa ricerca avviene entro i 30 minuti successivi all’esposizione del messaggio, chiaramente da mobile.
Una vera rivoluzione digitale che vede protagonista l’industria dell’Out of home.
Ma che cos’è il DOOH?
Il Digital Out of Home si riferisce a contenuti multimediali dinamici visualizzati su schermi touchscreen e cartelloni pubblicitari digitali collocati in giro per la città, così come in tutti i luoghi di transito pedonale quali stazioni, metropolitane, aeroporti.
Uno dei vantaggi che ne deriva è senza dubbio la capacità di utilizzare in tempo reale i messaggi comunicativi in modo interattivo e personalizzato, diversificando i contenuti e conferendo una notevole importanza alla creatività della comunicazione da esporre per renderla il più possibile accattivante e oggetto di attenzione da parte dell’utente.
A ciò si aggiunge l’utilizzo di molteplici dati come quelli relativi al tipo di connessione, alle abitudini di navigazione dell’utente, per poter targettizzare in maniera più definita segmenti di audience in movimento, proiettando sui “cartelloni intelligenti” messaggi pubblicitari mirati.
Come? Mc Donald’s ne è l’esempio con l’attivazione di una campagna che inglobava sulla pubblicità esterna messaggi creativi che avevano come target il meteo e che si succedevano sugli schermi mostrando la varietà di prodotti “Iced Frappè” in concomitanza con l’aumento delle temperature.
Grazie all’automazione e alla digitalizzazione dell’Out of Home è possibile stabilire l’attivazione della campagna, cambiarne le creatività in tempo reale sulla base di diversi fattori come un imminente evento sportivo, condizioni meteo, fino ad arrivare addirittura all’esposizione del messaggio pubblicitario a seguito del riconoscimento facciale, proiettando sullo schermo un messaggio differente per uomini e per donne.
Un altro esempio che rende bene l’idea dello scenario che si apre rispetto alla rivoluzione della pubblicità esterna riguarda il brand New Balance che lo scorso anno a New York durante la settimana della moda, ha collocato in vari punti strategici di SoHo degli schermi digitali dotati di videocamere che analizzavano gli abiti di chi transitava in prossimità dei cartelloni intelligenti grazie alle tecniche computer vision e computer screening e, alla vista di un vestito considerato elegante di uno dei passanti, fermava l’immagine di quella persona sullo schermo e la proiettava in tempo reale al di sopra del proprio logo.